Cara mamma e caro papà,

quello che voglio rivelarti oggi è che esiste un metodo alla base della prevenzione in età pediatrica, con 5 diversi livelli di intervento.

E quello che stai per leggere è contenuto nelle linee guida del Ministero della Salute e parla di prevenzione della carie nei piccoli pazienti.

Non tutti i bambini hanno bisogno di interventi odontoiatrici prima dei sei anni, spesso la prevenzione è solo monitoraggio, istruzioni di igiene e consigli alimentari.

Questo è uno dei motivi fondamentali per cui la gente comune, compresi i genitori come noi, non porta il bambino dal dentista prima della nascita dei denti permanenti.

Niente di più sbagliato!

Nella mia carriera ho visto una marea di adolescenti con carie così destruenti che l’unica soluzione in quel momento era l’estrazione del dente. Altri ragazzi invece non sapevano minimamente come spazzolare i denti e come conseguenza avevano gengiviti molto severe.

Allora ho deciso di scrive questo articolo. Proprio per partire dalle basi.

Ovviamente non esiste una linea guida che vada bene per tutti i bambini. Ogni bambino deve essere valutato singolarmente e inserito in un gruppo in base al rischio di carie che può essere basso, moderato oppure alto.

Quindi se tuo figlio ha un rischio basso di avere carie, seguiremo determinati protocolli validi solo per i bambini appartenenti a questo gruppo. Ogni gruppo ha delle linee guida precise da seguire.

E dato che queste linee guida sono state diffuse ampiamente tra noi dentisti pediatrici, chi non le considera, chi parla a sproposito di questo argomento dicendo: “a quattro anni dal dentista? No, è presto” in realtà va incontro a tanti sfondoni.

Tornando a noi, come dicevamo, non tutti i gruppi di rischio carie sono uguali e finché non sai a quale gruppo appartiene tuo figlio, ti consiglio vivamente di fare una visita odontoiatrica da un dentista pediatrico.

Partiamo dal primo gruppo: bambini con basso rischio di carie. Sono i bambini che hanno un basso rischio di sviluppare carie. Praticamente questi bambini non hanno fattori di rischio per la carie. Cosa vuol dire? Vuol dire che:

  1. Non hanno carie al momento della prima visita
  2. Hanno buone abitudini alimentari (non assumono zuccheri semplici)
  3. Hanno una buona igiene orale e sanno spazzolare bene i denti
  4. Utilizzano il fluoro per la prevenzione della carie
  5. Godono di buona salute.

Questi fattori vengono valutati durante la prima visita con il dentista pediatrico che fa un’anamnesi accurata e un esame obbiettivo della bocca e dei denti.

Se durante la prima visita viene accertato un rischio di carie, da moderato ad alto, sono necessarie misure preventive aggiuntive rispetto al gruppo con rischio basso.

L’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) ha sollecitato per anni studi epidemiologici per monitorare lo stato di salute orale in gruppi suddivisi per età.

Nonostante tutti gli sforzi profusi, i capitali messi a disposizione per la ricerca e la comunicazione con pediatri e altri specialisti dell’area materno-infantile, la carie è una delle malattie croniche più diffuse in tutto il mondo.

La carie in senso generale sta diminuendo (nella post adolescenza e negli adulti), ma la carie nei bambini piccoli sui denti da latte e nei bambini che cominciano ad avere i primi denti permanenti è in netto aumento: un +15% negli ultimi 5 anni. In Italia, a quattro anni, un bambino su 4 ha almeno una carie. A 12 anni un bambino su 3 ha carie multiple. Altre statistiche ci dicono che il 40% dei bambini di 5 anni, e il 65 % di quelli di 14 anni hanno carie.

Vediamo ora quali sono i 5 livelli di intervento per prevenire la carie nei bambini:

  • Sigillature

Le sigillature dei solchi dei molari permanenti prevengono la carie delle superfici occlusali.

In pratica la metodica consiste nella chiusura meccanica delle irregolarità dello smalto dentario presenti principalmente sulla porzione masticante dei denti; il tutto per impedire la colonizzazione batterica dei solchi e delle fessure.

Nei bambini e ragazzi di età compresa fra 5 e 17 anni, più dell’80% delle lesioni cariose si manifesta nelle irregolarità dello smalto situate sulla superficie masticante; il 74% dei solchi dei molari permanenti trattati con questa metodica preventiva si mantiene sano a distanza di circa 15 anni.

La sigillatura è particolarmente indicata per i primi molari permanenti. Questi denti, infatti, occupano una posizione piuttosto arretrata nella bocca dei bambini di 6-7 anni e, quindi, non sono facilmente raggiungibili dalle setole dello spazzolino.

L’efficacia delle sigillature nel prevenire la carie è massima se queste vengono applicate subito dopo l’eruzione del dente definitivo (nel caso dei primi molari permanenti il momento ideale per la sigillatura è tra il sesto e il settimo anno), per la maggior suscettibilità alla malattia del dente appena erotto, suscettibilità questa che persiste per i primi due anni circa. La sigillatura permane sul dente per alcuni anni e non necessita di rimozione, ma si consuma nel tempo. Qualora venisse persa prima dei due anni, va ripristinata.

  • Mangiare bene

Le abitudini alimentari sono un fattore di fondamentale importanza nella formazione della carie.

 I batteri cariogeni necessitano di carboidrati per vivere e riprodursi. Ovviamente non ti dico che tuo figlio non potrà mai più mangiare dolci. Ti informo del fatto che i batteri cariogeni metabolizzano i carboidrati semplici e producono acidi che demineralizzano i denti.

Una cosa che ti sconsiglio assolutamente di fare è dare a tuo figlio bevande o cibi contenenti zuccheri semplici fuori dai pasti principali. Evita il ciuccio con il miele e il biberon contenente bevande zuccherine (soprattutto nelle ore serali prima di andare a letto!)

Non devi necessariamente eliminare dalla dieta di tuo figlio gelati, biscotti, torte, pane o cibi acidi (es. spremuta di arance).  Questi alimenti contengono nutrienti preziosi. Il mio consiglio è di non consumare questi cibi come spuntini a stomaco vuoto, ma di associarli a dei cibi anticariogeni protettivi che aiutano a neutralizzare gli effetti dannosi degli zuccheri.

Ti starai sicuramente chiedendo quali sono i cibi anticariogeni protettivi.

Eccoti la risposta.

I cibi anticariogeni protettivi sono i cibi che contrastano la formazione della carie. Degli esempi?

  • La frutta fresca non acida (mela e pera)
  • La frutta a guscio (mandorle e noci)
  • Le verdure crude (carote, sedano, finocchio, insalata e peperoni)
  • Latte e formaggi
  • Acqua.
  • Igiene e fluoroprofilassi

La prevenzione della carie attraverso la pulizia dei denti e l’utilizzo del fluoro è necessaria per tutti gli individui.

Durante la visita periodica eseguo un polissage pediatrico che consiste in un’igiene orale professionale fatta però sul bambino. Normalmente il bambino tiene in mano uno specchio e può vedere come faccio io a pulire tutti i dentini rimuovendo il tartaro che si può formare nei denti da latte e la placca con i residui di cibo. È un momento di gioco in cui cerco di dare istruzioni di igiene orale e cerco di motivare il bambino a fare lo stesso lavoro anche a casa. Normalmente il risultato è un grande successo.

Dopo il polissage è il momento della fluoroprofilassi.

Negli anni, sono stati sviluppati diversi mezzi di somministrazione del fluoro, ognuno dei quali con diverse concentrazioni, frequenze di uso e posologie (acqua fluorata, latte, sale, compresse, gocce, dentifrici, gel, vernici ecc.).

Ad oggi l’effetto preventivo sembra essere più efficace con la somministrazione topica post-eruttiva piuttosto che con la somministrazione sistemica.

Le linee guida dell’OMS prevedono un programma di fluoroprofilassi di questo tipo:

  • dai 6 mesi ai 6 anni si consiglia l’uso di un dentifricio contenente almeno 1000 ppm di fluoro due volte al giorno, con un attento controllo da parte dei genitori della dose utilizzata sullo spazzolino. Se il bambino ha un alto rischio di carie si può integrare con l’assunzione di gocce o pasticche, altrimenti non c’è necessità.
  • dai 6 anni in poi si consiglia l’uso del dentifricio contenente almeno 1450 ppm di fluoro due volte al giorno.

In più ti dico che negli individui a medio e alto rischio di carie è necessaria anche la fluoroprofilassi professionale topica fatta con gel o vernici.

  • Lavarsi bene i denti

Dopo la nascita dei primi dentini via libera a spazzolino e dentifricio. Gli spazzolini che consiglio alle mamme sono quelli con le setole morbide e la testina piccola. Si trovano ovunque. In farmacia oppure al supermercato e si riconoscono perché spesso hanno dei disegni e dei colori molto simpatici. Spesso negli spazzolini c’è scritta anche l’età consigliata.

Per quanto riguarda il dentifricio invece bisogna stare attenti a usarlo pochissimo, specialmente se il bambino è molto piccolo. Prima dei 3 anni l’igiene dei bambini è demandata ai genitori. Dopo i tre anni normalmente i bambini vogliono lavarsi i denti da soli e allora i genitori devono supervisionare guidando la loro mano e mostrando i movimenti giusti. Ricorda che a quest’età la dose di dentifricio da usare è uguale a un chicco di riso.

Adesso voglio introdurti un concetto sullo spazzolamento molto controintuitivo. I denti vanno lavati molto molto lentamente. L’importante è fare bene il movimento, raggiungere tutte le superfici. Se strofini energicamente ti ritrovi a 30 anni con le gengive ritirate.

Altra cosa importante: i denti vanno lavati dopo ogni pasto, specialmente se si assumono cibi zuccherati. Questa affermazione incontra molte obiezioni tra le mamme perché la maggior parte delle maestre a scuola non riesce a far lavare i denti ai bambini dopo i pasti. Sono anni ormai che litigo con le maestre e con la direzione scolastica ma ancora non si trova una soluzione pratica.

La cosa importante è lavarsi benissimo i denti dopo cena, prima di andare a letto. Una cosa carina che consiglio sempre è lavarsi i denti insieme ai bambini così giocando si impara e tuo figlio può copiare i movimenti giusti da te.

Per ultimo ma non meno importante: il filo interdentale!

Si, hai intuito bene. Anche i bambini devono usare il filo. Altrimenti si formano le carie tra un dente e l’altro.

Si passa tra i denti che si toccano. Ovviamente se il bambino è piccolo lo passa un genitore, quando poi il bambino acquisisce manualità lo fa da solo. Ho bambini di 7 anni che si passano il filo benissimo da soli.

Una cosa che concedo è la possibilità di passare il filo una volta al giorno, meglio la sera, con calma senza fretta.

  • Educazione alla prevenzione

L’odontoiatria pediatrica ha un compito davvero importante: prevenire le patologie del cavo orale per crescere con denti sani e correttamente posizionati.

Anche qui le linee guida del Ministero della Salute sono chiare: l’età consigliata per la prima visita odontoiatrica è intorno ai 18/24 mesi. Lo so, sembra presto, ma così il bambino si abitua a venire dal dentista. Si inizia giocando, si diventa amici e allo stesso tempo si fanno visite periodiche e monitoraggio della crescita.

Dopo aver rotto il “ghiaccio” iniziale vedrai che tuo figlio verrà dal dentista sereno e tranquillo e ti renderai conto che più che una spesa hai fatto un bellissimo investimento.

Se non hai ancora portato tuo figlio dal dentista pediatrico, non aspettare!

Prenota subito una visita al Centro di Ortodonzia.

Chiama il 3392251983.

Alla prossima!

Ilaria